I 400 americani più ricchi – sì, proprio così, sono solo 400 persone –
posseggono DI PIù dei 150 milioni di americani dei ceti più bassi messi
insieme. 400 ricconi posseggono più beni nascosti di metà della
nazione! La somma netta totale dei loro averi è pari a 1.6 trilione di
dollari. Durante gli otto anni dell’amministrazione Bush, si sono
arricchiti di quasi 700 miliardi di dollari – la stessa cifra che ci
stanno chiedendo di dargli per tirarli fuori dai guai. Perché non usano
i soldi che si sono fatti sotto Bush per uscirne? Resterebbe loro circa
un trilione di dollari da suddividersi!
Ovviamente non lo faranno – perlomeno non di propria volontà. A George
Bush erano stati consegnati 127 miliardi di dollari quando Bill Clinton
lasciò la presidenza. Siccome quei soldi erano NOSTRI soldi, e non
suoi, lui ne fece quello che piace fare ai ricchi – spenderli e non
pensarci più. Adesso abbiamo un deficit di 9.5 trilioni di dollari,
perché mai dovremmo anche solo pensare di dare a questi ladri patentati
altri soldi nostri?
Io vorrei proporre un nuovo piano di cosiddetto “salvataggio”. I miei
suggerimenti, elencati qui sotto, vengono da una semplice ed unica
considerazione, che i ricchi devono salvarsi da soli il loro **** di
platino. My spiace amici, ma ci avete trapanato in testa una volta di
troppo che: Non… si… mangia… a… sbafo. E grazie per averci incoraggiato
ad odiare i poveracci della previdenza sociale, così non daremo niente
neanche a voi. Questa sera all Senato cercheranno di far passare in
tutta fretta un loro progetto di “salvataggio”. Dobbiamo fermarli a
tutti i costi! Lo abbiamo fatto lunedì alla Camera, e lo possiamo
rifare oggi al Senato.
È però chiaro che non possiamo semplicemente continuare a protestare
senza proporre esattamente quello che pensiamo che il Congresso debba
fare, per cui, dopo varie consultazioni con persone più in gamba
perfino di Phil Gramm, eccovi le mie proposte, ora conosciute col nome
di “Il Piano di Salvataggio di Mike”. E’ composto da 10 punti semplici
e diretti:
1. NOMINARE UN PUBBLICO MINISTERO PER INCRIMINARE CHIUNQUE A WALL STREET ABBIA COSCIENTEMENTE CONTRIBUITO A QUESTO COLLASSO.
Prima di spendere qualsiasi somma, il Congresso, tramite risoluzione
speciale, deve impegnarsi a fare causa a chiunque abbia la benché
minima colpa nel tentato saccheggio della nostra economia. Ciò
significa che chiunque abbia commesso illeciti del tipo insider
trading, emesso titoli fraudolenti o qualsiasi altra cosa che abbia
portato a questo collasso deve andare in galera. Il Congresso deve
nominare un pubblico ministero speciale che vigorosamente persegua
tutti coloro che hanno causato questo bordello, e chiunque altro tenti
di truffare il pubblico in futuro.
2. I RICCHI DEVONO PAGARE PER TIRARSI FUORI DAI LORO STESSI GUAI.
Dovranno accontentarsi di vivere in 5 case anziché in 7. Dovranno
guidare 9 macchine anziché 13. Il cuoco per i loro terrier nani dovrà
essere riassegnato a nuovi incarichi. Ma dopo aver costretto i redditi
delle famiglie a diminuire di 2.000 dollari durante l’amministrazione
Bush, non c’è verso che sia i lavoratori che i ceti medi debbano
cacciar fuori un solo centesimo per sovvenzionare il prossimo acquisto
di uno yacht. Se, come dicono, hanno veramente bisogno di 700 miliardi
di dollari, ebbene ecco un modo facile facile per ottenerli:
a) Ogni coppia che guadagna più di un milione di dollari all’anno ed
ogni singolo contribuente che ne intaschi più di 500.000 all’anno
pagherà un supplemento di tassa del 10%. (E’ il piano del Senatore
Sanders. E’ come il Colonnello Sanders2, soltanto che lui intende
spennare i polli giusti.) Ciò significa che i ricchi continueranno
comunque a pagare meno tasse di quante ne pagavano sotto il presidente
Carter. Questa operazione consentirà di recuperare 300 miliardi di
dollari.
b) Come succede in quasi ogni altra democrazia, si dovrà tassare dello
0,25% ogni transazione commerciale. Questo raccoglierà più di 200
miliardi di dollari all’anno.
c) Siccome ogni azionista è un buon patriota, gli azionisti
rinunceranno ad intascare un quarto dei loro dividendi, per cui questi
soldi non erogati andranno al Tesoro per pagare “il salvataggio”.
d) Il 25% delle maggiori società statunitensi al momento non paga
alcuna tassa federale. Il reddito da tasse federali è al momento l’1.7%
del PIL, paragonato al 5% degli anni ’50. Se aumentiamo le tasse
societarie a quei livelli otterremo un ulteriore 500 miliardi di
dollari.
Tutte queste cose insieme dovrebbero bastare a coprire questa
catastrofe. I ricchi potranno tenere i loro palazzi e la loro servitù,
e il nostro governo degli Stati Uniti (“PRIMA LA NAZIONE”) avranno un
po’ di avanzi per pagarsi qualche strada, ponte, scuola.
3. SALVIAMO LA GENTE CHE STA PERDENDO LA CASA, NON QUELLI CHE COSTRUIREBBERO LA LORO OTTAVA CASA.
Al momento ci sono 1 milione e 300.000 case pignorate. Ecco il cuore di
questo problema. Perciò, invece di regalare soldi alle banche, paghiamo
un acconto di 100.000 dollari su ognuno di questi mutui. Forziamo poi
le banche a rinegoziare tali mutui di modo che i proprietari di queste
case possano pagarle in base al loro valore reale. Per essere sicuri
che questi soldi non vadano a furbetti o a chi ha speculato nel settore
edilizio, questo aiuto dovrà essere indirizzato alle prime case
soltanto. In cambio per questi 100.000 dollari di acconto sui mutui
esistenti, il governo ottiene una condivisione sul mutuo, in modo da
poter recuperare una percentuale dei suoi soldi, così il costo iniziale
per aggiustare alla radice la crisi dei mutui (anziché con gli ingordi
usurai) sarebbe di 150 anziché di 700 miliardi di dollari.
Qui mettiamo le cose in chiaro. La gente che ha avuto difficoltà a
ripagare il proprio mutuo non è “un cattivo rischio”. Sono americani
come noi, e tutto quello che volevano è quello che tutti noi vogliamo,
una casa tutta loro. Ma durante l’amministrazione Bush a milioni hanno
perso il lavoro che avevano. Sei milioni sono caduti in povertà. Sette
milioni hanno perso la loro copertura sanitaria. E tutti si sono visti
i loro stipendi diminuire di 2.000 dollari. Chi osa guardare con
condiscendenza questa gente che ha avuto un guaio dopo l’altro dovrebbe
vergognarsi. Siamo una società migliore, più forte, più sicura e più
felice quando ognuno di noi può permettersi di vivere in una casa
propria.
4. SE LA VOSTRA BANCA, O LA VOSTRA DITTA RICEVE SOLDI NOSTRI IN UN “SALVATAGGIO”, ALLORA VOI CI APPARTENETE.
Mi spiace, ma è così. Se la banca mi dà soldi per comprare una casa, la
casa appartiene a quella banca finché l’avrò ripagata – con gli
interessi. Lo stesso accordo deve valere per Wall Street. Qualsiasi
somma vi necessiti per rimanere a galla, se il governo vi ritiene un
rischio sicuro – e che sia per il bene del paese – allora potrete avere
un prestito, ma voi ci apparterrete. Se sarete inadempienti vi
venderemo. Questo è ciò che ha fatto il governo svedese, ed ha
funzionato.
5. TUTTE LE REGOLE DEVONO ESSERE RISTABILITE. LA RIVOLUZIONE DI REAGAN E’ MORTA.
Questa catastrofe è potuta succedere perché abbiamo permesso che la
volpe avesse la chiave del pollaio. Nel 1999, Phil Gramm ideò un
progetto di legge che eliminava ogni regolamentazione di Wall Street e
del nostro sistema bancario. Il progetto passò e Clinton lo firmò.
Questo è ciò che il Senatore Phil Gramm, il principale consigliere
economico di McCain, ebbe a dire al momento della firma: “Negli anni
’30… si credeva che il governo fosse la risposta. Si credeva che
stabilità e crescita venissero dal fatto che il governo avesse il
controllo sul funzionamento del libero mercato. Oggi siamo qui per
abrogare (quello) perché abbiamo imparato che il governo non è la
risposta. Abbiamo imparato che le risposte vengono da libertà e
concorrenza, sappiamo cioè che per promuovere crescita e stabilità
economica dobbiamo essere liberi e competitivi. Sono orgoglioso di
essere qui perché questo è un progetto di legge importante; è un
progetto di deregolamentazione. Io credo che questa sia la chiave del
futuro, e sono estremamente orgoglioso di aver partecipato a farne una
realtà”.
Ebbene, questo progetto di legge deve essere abrogato. Bill Clinton può
concorrere a far sì che il progetto di Gramm sia revocato e a
ripristinare regole ancora più ferree per il controllo delle nostre
istituzioni finanziarie. E quando ciò sarà stato fatto, si possono
ripristinare le regolamentazioni che riguardano compagnie aeree,
ispettorato del cibo, industria petrolifera, OSHA (Occupazione,
Sicurezza e Amministrazione Sanitaria), e ogni altro ente che riguarda
il nostro vivere quotidiano. Ogni errore su qualsiasi clausola di
“salvataggio” deve essere forzatamente ripagato a suon di dollari, e
chi sgarra deve essere perseguito penalmente.
6. SE E’ TROPPO GRANDE PER FALLIRE, ALLORA SIGNIFICA CHE E’ TROPPO GRANDE PER ESISTERE.
Permettere la creazione di queste mega-fusioni e non implementare le
leggi del monopolio e dell’antitrust ha fatto sì che numerosi enti
finanziari crescessero così tanto che il solo pensiero del loro crollo
significa un crollo ancora più disastroso per l’intera economia
nazionale. Nessun ente o istituzione dovrebbe avere questo strapotere.
La cosiddetta “Pearl Harbour economica” non può succedere quando ci
sono centinaia – migliaia – di istituti dove la gente ha investito i
propri soldi. Se abbiamo una dozzina di case automobilistiche, se una
fallisce non è che succeda un disastro nazionale. Se in una città
abbiamo tre testate giornalistiche di tre proprietari diversi, allora
un’agenzia mediatica non può dettare le proprie leggi (lo so… cosa sto
pensando?! Chi legge più i giornali? Sono felicissimo che tutte quelle
fusioni e acquisizioni ci hanno lasciato con una stampa forte e
libera!). Bisogna fare leggi che impediscano alle compagnie di
diventare così enormi e potenti che con un solo colpo all’occhio questi
giganti cadano stecchiti. Così come non bisogna permettere a nessun
istituto finanziario di creare schemi economici che nessuno capisce. Se
non lo puoi spiegare in due frasi, allora non dovresti prendere soldi
da nessuno.
7. NESSUN DIRIGENTE DOVREBBE ESSERE PAGATO PIÙ DI 40 VOLTE I PROPRI
IMPIEGATI, E NESSUN DIRIGENTE DOVREBBE RICEVERE ALCUN TIPO DI
“PARACADUTE”, MA ACCONTENTARSI DEL GENEROSISSIMO SALARIO CHE LUI/LEI
HANNO RICEVUTO DURANTE IL LAVORO CON LA DITTA.
Nel 1980 il direttore generale medio guadagnava circa 45 volte il
salario di un impiegato. Arrivati al 2003 il divario è di 254 volte.
Dopo 8 anni di Bush i direttori generali guadagnano adesso 400 volte la
media salariale dei propri impiegati. E’ incredibile come questo possa
succedere in compagnie pubbliche. In Gran Bretagna, il direttore
generale medio guadagna 28 volte il salario di un impiegato medio. In
Giappone soltanto 17 volte! A quanto ho saputo, il direttore generale
della Toyota vive in gran lusso a Tokyo. Come può farlo con così pochi
soldi? Seriamente, questo è un oltraggio. Abbiamo creato il casino in
cui ci troviamo perché abbiamo permesso che la gente ai vertici si
gonfiasse a dismisura con milioni di dollari. Questo deve finire. Non
solo nessuno dei direttori generali che riceveranno aiuti in questo
frangente dovrà trarne profitto, ma chi di loro era a capo di una ditta
fallimentare deve essere licenziato prima che la ditta riceva qualsiasi
aiuto.
8. RAFFORZARE LA FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) E FARNE
UN MODELLO PER PROTEGGERE NON SOLO I RISPARMIATORI, MA ANCHE LE LORO
PENSIONI E LE LORO CASE.
Obama correttamente ha proposto di estendere la protezione del FDIC ai
risparmi fino a 250.000 dollari. Ma lo stesso trattamento va esteso ai
fondi pensione nazionali. La gente non dovrebbe mai preoccuparsi se i
soldi che hanno risparmiato per la vecchiaia ci saranno quando ne
avranno bisogno. Ciò significa che il governo deve tenere uno stretto
controllo sulle compagnie che gestiscono i fondi dei propri impiegati –
oppure può significare che le compagnie lascino che sia il governo a
gestire i fondi dei propri impiegati. Anche le pensioni private devono
essere protette, ma forse è arrivato il momento di non investire i
soldi della propria pensione in quel casinò che va sotto il nome di
mercato azionario. Dovrebbe essere un dovere solenne del governo
garantire che chiunque invecchi in questo paese non debba preoccuparsi
di finire per strada.
9. ABBIAMO TUTTI BISOGNO DI FARE UN RESPIRO PROFONDO, CALMARCI E NON LASCIARE CHE LA PAURA CI ATTANAGLI.
Spegnete il televisore! Non siamo alla Seconda Grande Depressione! Il
cielo non ci sta cadendo addosso. Sapientoni e politici ci stanno
talmente bersagliando di bugie a raffica che è difficile non esserne
scossi. Perfino io ieri vi ho scritto ripetendo quello che avevo
sentito nei notiziari, che il Dow Jones ha avuto il tonfo più pesante
della sua storia. Bene, è vero per quanto concerne i punti, ma la
caduta del 7% non si è neanche avvicinata al Lunedì Nero del 1987
quando il mercato azionario perse il 23% del suo valore in un solo
giorno. Negli anni ’80 3.000 banche chiusero, ma l’America non fallì.
Questi istituti hanno sempre avuto i loro su e giù, ma alla fine si
stabilizzano. Devono farlo, perché ai ricconi non piace perdere i loro
soldi. E’ nel loro interesse far calmare le cose per poter saltare
nuovamente dentro il loro Jacuzzi.
Per quanto pazzi siano i tempi, decine di migliaia di persone hanno
ottenuto un prestito per comprarsi l’auto questa settimana. Migliaia
sono andati in banca ed ottenuto un mutuo per la casa. Gli studenti
appena tornati ai college hanno trovato le banche felicissime di
prestare loro soldi per i prossimi 15 anni. La vita ha continuato il
suo corso. Non un solo individuo ha perso alcun soldo se è in banca, in
un buono del tesoro, o in un certificato di deposito. E la cosa più
incredibile è che gli americani non si sono fatti infinocchiare da
questa campagna di paura. La gente non ha battuto ciglio ed ha detto al
Congresso di prendersi il loro “salvataggio” e infilarselo nel sedere.
QUESTO è stato grandioso. Perché la gente non si è lasciata abbindolare
dai discorsi catastrofici del presidente e dei suoi compari? Beh, puoi
solo dire fino a un certo punto che “Sadddam ha la bomba” prima che la
gente si renda conto che sei un bugiardo sacco di *****. Dopo otto
lunghi anni il paese è esausto e non ne può proprio più.
10. CREARE UNA BANCA NAZIONALE, UNA “BANCA DEL POPOLO”.
Se poi fremiamo per stampare un trilione di dollari, invece di darli a
pochi ricconi, perché non ce li diamo a noi stessi? Adesso che Freddie
and Fannie ci appartengono, perché non fondare una banca del popolo?
Una banca che offra prestiti a basso costo per chiunque voglia
comprarsi una casa, avviare un’attività, andare a scuola, trovare la
cura per il cancro o creare la prossima grande invenzione. E adesso che
anche AIG ci appartiene, la più grande compagnia di assicurazioni del
paese, facciamo il prossimo passo e forniamo un’assicurazione sanitaria
a tutti. Cure mediche per tutti. Ci risparmierebbe tantissimi soldi in
futuro. E non saremo più dodicesimi nella lista dell’aspettativa di
vita. Avremo una vita più lunga, godremo delle nostre pensioni protette
dal governo, e vivremo abbastanza da vedere il giorno in cui i
criminali delle corporazioni che hanno causato tanta miseria usciranno
di prigione e noi potremo aiutarli a reintegrarsi nella vita civile –
una vita con una bella casa e una macchina che non va a benzina,
inventata con l’aiuto della Banca del Popolo.
Vostro
Michael Moore
Fonte:
http://www.michaelmoore.com/